sabato 20 dicembre 2014


Lunedì 13 Ottobre 2014

INCONTRI RAVVICINATI con Grandi Produttori ...

l'altra Francia” e non solo.



Siamo in un luogo magico a Castello di Felino tra le colline in provincia di Parma, il maniero risale all'epoca dell'Alto Medioevo e da un po' di anni ha iniziato ad ospitare
feste ed eventi .

La giornata è uggiosa e una pioggia improvvisa ci sorprende mentre saliamo la ripida scalinata che dal parcheggio porta all'entrata principale.

Non ci scoraggiamo, anche perchè il motivo della nostra visita ci scalderà subito gli animi, non appena varcato il portone. Ci attendono i vini di più di 70 cantine, quasi tutte francesi.

L'evento è organizzato dall'importatore Maurizio Cavalli, che ogni 2 anni propone una giornata di degustazione, sempre in location diverse e fantastiche, per far conoscere ai suoi clienti più da vicino i suoi prodotti e chi li produce. Saltiamo a piè pari la cantina del Franciacorta e quella del Prosecco e iniziamo il ns percorso francese partendo dai Cremant.

Tra questi sicuramente vale la pena citare il CREMANT D' ALSACE Brut S.A. (70% Pinot Nero, 20% Riesling, 10% Pinot Gris) della cantina ALLIMANT-LAUGNER (Alsace) dal naso floreale, minerale. Bollicine fini ed eleganti, accompagnate da una freschezza gustativa molto piacevole.
La stessa cantina produce anche un Rosè 100% Pinot Nero.

Spostandoci verso sud nella zona della JURA ad Arbois troviamo ROLET PERE ET FILS che producono un ottimo Cremant Du Jura Brut di cui abbiamo degustato il millesimo 2008 . I vitigni impiegati sono 54% Chardonnay – 23% Savagnin – 23% Poulsard. Una bollicina elegante per questo cremant minerale con sentori che ricordano la paglia e le erbette aromatiche. Meritevoli anche i suoi Crémant du Jura Cœur de Chardonnay Brut 2009 (Chardonnay 100%) e Crémant du Jura Rosé Brut s.a.
Altro produttore interessante nel mondo dei Cremant è sicuramente DOMAINE VITTEAUT-ALBERTI del quale abbiamo molto apprezzato il suo Crémant de Bourgogne Blanc de Blancs s.a. (80%Chardonnay, 20% Aligotè) all'olfatto è fine, intenso, arriva diretto con profumi di fiori gialli e paglia, persistente in bocca. Bella personalità. Interessante anche il suo Crémant de Bourgogne Cuvée Agnès s.a.(100% Chardonnay proveniente esclusivamente dalle zone della Côte Chalonnaise e dalla Côte de Beaune).
Ci conquista anche il Crémant de Bourgogne Blanc de blancs Brut s.a. di MARTINE ET PIERRE-MARIE CHERMETTE, con la sua bella e vivace mineralità, intenso, con profumi che rimandano a sentori di fiori bianchi e fieno. Siamo nel Beaujolais a Vissoux.


Dopo aver 'scaldato' i nostri palati e svegliato in nostri sensi, siamo pronti per affrontare la sala più ambita, quella dedicata al Re delle Bollicine : lo Champagne .

Sono quasi emozionata sapendo di poter incontrare dal vivo quei produttori che ho tanto amato e dare finalmente un volto ai nomi letti in etichetta...

Sicuramente intriganti, anche perchè la Zona non è fra le più conosciute quando si parla di Champagne, sono le bollicine di JEAN VELUT a Montgueux.

Si inizia con lo Champagne Tradition Brut s.a., chiamarlo il base dell'azienda è molto limitativo, al naso si apre con profumi di fiori gialli e fieno, in bocca è minerale ed agrumato. Persistente. Proseguiamo poi con eleganza con lo Champagne Blanc de Blancs Cuvée Spéciale Brut s.a. pulito ed agrumato, Chardonnay in purezza per una
bollicina di gran classe . Eccellente lo Champagne Millésimé Brut 2007(90% Chardonnay - 10% Pinot Noir) minerale con un agrumato al naso ed in bocca quasi citrino tipico della zona. Uno champagne dal motto :" la pazienza virtù dei forti " .

In punta di piedi ci avviciniamo a VINCENT COUCHE nella Cote des Bars per degustare i suoi Champagne, dal 2008 si sta convertendo alla BIODINAMICA . Forse i suoi prodotti sono un po' meno eleganti dei precedenti, ma comunque di grande piacevolezza: Extra Brut s.a. 63% Pinot Noir - 37% Chardonnay (cuvée 2008 - 2007 –2006 - 2005), Champagne Zero Dosage s.a. (BIO IN CONVERSIONE)66% Pinot Noir -34% Chardonnay (cuvée 2003-2002-2001-2000) di carattere, dall'acidità tagliente, Champagne Brut 2002 (50% Pinot Noir – 50% Chardonnay) fresco e complesso . Proseguiamo con JACKY CHARPENTIER e cambiamo di nuovo zona. Ora siamo nella Vallée de la Marne regno del Pinot Meunier. Degustiamo velocemente lo Champagne Reserve Brut 80% Pinot Meunier - 20% Pinot Noir (cuvée 2009-2008) biglietto da visita della cantina e po ci soffermiamo estasiati sul Millesime Brut 2005 (15% Pinot Meunier - 40% Pinot Noir - 45% Chardonnay), strutturato , minerale all'olfatto ed in bocca una esplosione di frutta, sicuramente una soddisfazioni per gli amanti del genere.

Ed eccoci catapultati in una delle mie zone preferite quando si parla di Champagen : Montagne de Reims con dei produttori interessanti, e molto diversi fra loro.
Tra questi quelli che più ci sono piaciuti sono stati : SAVART, SADI-MALOT, MARIE NOELLE LEDRU, JEAN VESSELLE. Lo Champagne Blanc de Noirs l’Ouverture Premier Cru Brut s.a. (100% Pinot Noir 2011 + vini di riserva) di SAVART è una vera spremuta di agrumi, un'acidità vibrante che riveglia i sensi, non da meno Champagne l’Accomplie Premier Cru Brut s.a.(80% Pinot Noir – 20% Chardonnay )altrettanto eccellente e con una freschezza ancora più spiccata del precedente grazie alla percentuale di Chardonnay. Se ivece si prediligono le note di frutta e minerali ecco gli splendidi Champagne di SADI-MALOT sopratutto il Blancs de Blanc Premier Cru 2008 spicca per indiscussa eleganza e charme . Se invece si predilige la potenza, struttura e le note 'maschie ' del pinot nero di carattere, sicuramente valgono l'asaggio i vini di MARIE NOELLE LEDRU : Champagne Grand Cru Extra Brut s.a. (85% Pinot Noir – 15% Chardonnay) austero, secco e molto piacevole, lo Champagne Grand Cru Brut 2009 (85% Pinor Noir -15% Chardonnay) e lo Champagne Grand Cru Blanc de Noirs Cuvée du Goulté Brut 2009 ( 100% Pinor Noir) una vera libidene per gli amanti
di questo vitigno.
Siamo ora a Bouzy con gli Champagne di JEAN VESSELLE: Champagne Extra Brut (80% Pinot Nero, 20% Chardonnay ) secco e di carattere, ottimo anche come aperitivo per gli amanti del genere, Champagne Grand Cru Prestige Brut s.a. (70% Pinot Nero, 30% Chardonnay ) persistente, bella freschezza, un vero fuori classe , Champagne Œil de Perdrix Brut s.a. (100% Pinot Noir - vendemmia 2011 + vino rosso) utilizzando un termine poco tecnico, uno champagne 'da orgasmo' , «Occhio di pernice» è un colore appena accennato e si ottiene con una breve macerazione diretta del Pinot Noir (poche ore di contatto delle bucce).

Non poteva mancare 'un viaggio ' in un'altra zona tra le migliori dello Champagne:

la Côte des Blancs, partiamo dal villaggio di Le-Mesnil-sur-Oger con i vini di J.L. VERGNON: Champagne Blanc de Blancs Grand Cru Conversation Brut s.a. (100% Chardonnay) molto fresco, citrino, il base dell'azienda, per poi proseguire con Champagne Blanc de Blancs Grand Cru Eloquence Extra Brut s.a. (100% Chardonnay) dai sentori sempre di limone e pompelmo, ma con un citrino che si è un po' placato rispetto al precedente lasciando spazio a tutta la piacevolezza .
Oltre a Vergnon che ci ha molto soddisfatti, abbiamo degustati altri interessanti prodotti come quelli di VAZART-COQUART e di altre maison.

Trai i vini fermi spiccano sicuramente nella zona della Vallee de la Loira quelli di VINCENT PINARD, il suo Sancerre Blanc Nuance 2013 (Sauvignon Blanc 100%) , conquista con i suoi profumi di ortica, salvia, pietra. In bocca quasi salmanstro, note di menta, ed erbe aromatiche, piacevolmente fresco . Elegante. Non da meno il Poully Fumè di DOMAINE BOUCHIÉ -CHATELLIER : Pouilly Fumé Argile à Silex 2012 (Sauvignon Blanc Fumè 100%) all' olfatto mentuccia, pino silvestre, al palato sentolri di pompelmo, bella mineralità , persistente.


domenica 12 ottobre 2014


LUGANA Armonie senza tempo
 ---   11 Ottobre 2014 - Brescia .

Sabato 11 Ottobre il LUGANA si è messo in mostra in una suggestiva location,
il Museo Diocesano di Brescia.
Sotto i portici oltre 40 cantine produttrici di Lugana.
Imperdibile occasione per poter degustare l'ultima annata  in commercio, ma anche
qualche annata vecchia, testimonianza del fatto che il trebbiano, se vinificato bene, sa regalare ai vini anche una certa longevità, come le annate 2008, 2007 e 2006 del Lugana prodotto dalla cantina Monte Cicogna di Moniga del Garda. Il Lugana Santa Caterina 2008 fresco e minerale con nota di mandorla amara che chiude in finale, il Lugana Santa Caterina 2007 con netti sentori di salvia, minerale, fresco, all'assaggio sembra più giovane del 2008 (****), il Lugana Santa Caterina 2006 con note di Miele di eucalipto, mela verde, ancora fresco e pulito.

Interessanti anche gli Spumanti sia Charmat che Metodo Classico prodotti da qualche cantina,
anche se la vera natura e massima espressività del Trebbiano di queste zone resta il vino fermo, il LUGANA solo acciao che esprime così tutte le caratteristiche del territorio e del varietale.

Tra i vari vini degustati la mia preferenza e quella dei mie due 'compari Sommelier '  è caduta su quelli prodotti da Vigneti in zona Pozzolengo, caratterizzati da dei marcatori comuni :
MINERALITA' e FRESCHEZZA più  spiccati rispetto ai Lugana di altre zone.
Vini meno morbidi, ma con un'ottima beva.
Tra le aziende, molto piacevoli sono stati gli assaggi dell' Azienda Bosco che imbottiglia da circa
15 anni, azienda poco conosciuta che produce circa 20.000 bottiglie all'anno. Il loro Lugana base 2013, solo acciaio spicca per eleganza, pulizia, freschezza  e mineralità  e per un ottimo rapporto qualità prezzo. Sempre in località Pozzolengo troviamo la cantina Brunello, della quale abbiamo apprezzato sia il loro base che il Lugana 2013 da Vigne Vecchie, solo acciaio, minerale ed elegante
Anche qui da non sottovalutare l'ottimo rapporto qualità prezzo e la personalità di un vino che rispecchia appieno il territorio. Anche il Lugana di Bulgarini ci ha trasmesso delle belle sensazioni,
la zona è sempre quella delle colline moreniche del lago e la cantina si trova a Pozzolengo . Qui però  ci troviamo davanti ad un vino più strutturato con sentori quasi di tostatura...e quasi ci sembra impossibile che l'affinamento sia solo acciaio.

venerdì 10 ottobre 2014


Visita alla Tenuta di Corte Giacobbe – Dal Cero .



A Roncà alle pendici dei Monti Lessini si trova la Tenuta di Corte Giacobbe. E' qui che la famiglia Dal Cero ci ha accolto con l'ospitalità genuina del contadino e col sorriso di chi mostra fiero il risultato di un duro lavoro.  Un' avventura iniziata nel 1934 con l'impianto dei primi vigneti, che ha portato nel 2004 ad avere la prima etichetta dell'azienda. 20 ettari di vigneto di proprietà, in prevalenza coltivati a garganega ed in piccola parte a durella, pinot grigio e chardonnay. Nico e Davide Dal Cero ci accompagnano per una visita tra le vigne, si arriva da una stradina sterrata che si inerpica su di una collina vicino al vulcano spento Calvarina, mentre il vigneto Runcata, il loro cru, si trova a circa 400 metri di altitudine nel cratere spento del vulcano Crocetta. Un balcone naturale con vista sulla vallata, ma che colpisce il nostro sguardo ed il nostro animo è sopratutto la naturalezza del paesaggio: i terreni vitati sono circondati da ulivi e macchie boschive lasciate crescere spontanee. Silenzio e pace, poi lo sguardo si posa sui grappoli di garganega, che risplendono dorati, ancora sulla pianta, per catturare gli ultimi raggi di questo caldo ottobre, prima della raccolta rigorosamente manuale. Il terreno è di tipo argilloso, di lava e tufo di origine vulcanica, unico nel suo genere, che sa conferire una bellissima mineralità a tutti i vini dell'azienda. Dall'uva garganega nascono così il Soave D.O.C. “Corte Giacobbe”, solo acciaio; il Soave Superiore D.O.C.G “Vigneto Runcata”, più austero, complesso di grande personalità ed eleganza, capace di durare nel tempo e regalare bellissime emozioni. Con piacere, di quest'ultimo abbiamo potuto degustare più di un'annata, il Soave Superiore 2012 dalle grandi potenzialità, il 2011 godiblie fin da ora, molto elegante e complesso, il 2009 più morbido, dal bouquet olfattivo ampio ed intrigante. A fianco dei vini fermi compaiono anche due spumanti Metodo Classico: uno Spumante brut, 24 mesi sui lieviti, a base di chardonnay in purezza ed uno Spumante dosaggio zero, millesimato a base di chardonnay e durella, 50 mesi di affinamento sui lieviti. Per noi in degustazione il millesimo 2009 elegante e piacevole e la possibilità di degustare in anteprima il millesimo 2011 non ancora sboccato, dai profumi intensi di lieviti e pompelmo rosa. Ma l'esperienza vitivinicola dei Dal Cero non è legata solo alla terra veneta di origine, ma si spinge anche un po' più a sud in Toscana e precisamente a Cortona, sede della Tenuta Montecchiesi dove producono dei grandi vini rossi a base di Syrah. La giornata si conclude seduti tutti attorno ad un tavolo imbandito con formaggi e salumi della zona, dove l'ultimo bicchiere di vino fa da padrone di casa, nel posto che più gli si addice, quello accanto al cibo.







Cantina: Dal Cero – Tenuta di Corte Giacobbe – via Moschina, 11 -
                                                                                           37030 Roncà – VR

Tel: 045 7460110

info@vinidalcero.com

www.vinidalcero.it

domenica 7 settembre 2014

TENUTE UGOLINI : I VINI

Siamo in uno dei più bei luoghi della Valpolicella, sulle colline in zona Bure Alto, sotto il grande porticato del casale colonico, completamente ristrutturato, di proprietà della Cantina Ugolini. Qui il primo insediamento fu quello dei frati dell'Abbazia di Verona, che già all'epoca producevano vino.
Successivamente vi fu una base militare austriaca e negli ultimi anni la struttura rimase ad uso contadino. Il mezzo giglio fiorentino ritrovato nell'antica cappella è rimasto attualmente come simbolo su tutte le etichette dei vini Ugolini. Su come è nata l'etichetta, Giambattista ci racconta anche un simpatico annedoto: era a cena al ristorante di Villa Quaranta , quando un amico fiorentino durante una discussione cita la teoria dei 7 secondi, " in Toscana si dice che è inutile far vino buono, alla fine vincono i 7 secondi " . Questo significa che non serve produrre del vino che sia solo buono, anche il packaging ha la sua importanza, ed i 7 secondi sono quel breve tempo che passa tra il posare lo sguardo sullo scaffale vini e la scelta vera e propria di cosa acquistare.

Poi quella stessa sera Giambattista passa davanti alla vetrina della bottiglieria Corsini in città, e cosa vede ? Delle bottiglie di Gaja che attirano più delle altre per i colori, ed ecco come è stata ispirata la scelta del bianco e del nero in tutte le etichette. I vini prodotti sono quelli tipici di questo territorio. L'Azienda è certificata biologica ed adotta alcune tecniche biodinamiche. La tradizione si fonde con l'innovazione, nel pieno rispetto della natura e dell'ambiente circostante. La vendemmia è manuale e le uve sono sottoposte ad una selezione visiva. Dopo la degustazione dei campioni da botte abbiamo la possibilità di degustare i vini in bottiglia. Partiamo dal Valpolicella Classico prodotto dalle uve del vigneto storico, tutte vigne che superano i 30 anni. I vitigni utilizzati sono corvina, croatina, rondinella, molinara ed ancellotta. Le uve subiscono un appassimento di una

ventina di giorni e questo rappresenta una particolarità per un Valpolicella base. A tutti i vini della cantina viene applicata la tecnica del salasso. Solo acciaio per questo Valpolicella Clasico 2013 rosso rubino con sfumature violacee, che la tecnica del salasso ha aiutato ad avere una maggiore intensità al naso, un bouquet più ampio, maggior struttura ed un titolo alcolometrico abbastanza elevato. Affiorano sentori vinosi subito rincorsi da quelli di fiori, viola e rosa in prevalenza . Non mancano profumi di frutta fresca. Il frutto è un frutto croccante. Una mineralità spiccata ed una leggera speziatura dovuta all'uva e non all'affinamento completano il quadro olfattivo e gustativo.

Il tannino è gentile. E' un vino equilibrato con una sapidità elegante. Un Valpolicella che sia per la struttura che per il titolo alcolometrico importante, si avvicina molto ad un Valpolicela Classico Superiore, con una splendida beva. A seguire, il vino che ha attirato maggiormente la nostra attenzione, il Valpolicella Classico Superiore 2011. Corvina gentile, corvina grossa, rondinella ed oseleta sono i vitigni impiegati, tutti posti a circa 250 metri di altitudine con esposizione sud­est .

Nel bicchiere si presenta con un bel colore rubino brillante. Al naso la pungenza dell'alcol si fa sentire di più rispetto al primo vino, ma mentre nel campione da botte, (Valpolicella Calssico Superiore 2012) l'alcol ci era parso un po' aggressivo, ora lo ritroviamo amalgamato con tutto il resto . All'olfatto si percepiscono sensazioni eteree e note speziate di pepe, tabacco e chiodi di garofano. In un secondo momento emergono fiori e frutti rossi maturi. Una vena minerale ci accompagna per tutto il percorso gustativo ben bilanciata da un tannino vellutato, domato dal lungo affinamento in botte. Il nettare scivola in bocca morbido fino all'ultima goccia. Anche il retrogusto amarognolo percepito nel campione da botte qui si è affievolito lasciando solo una piacevole sfumatura sul finale. Come terzo vino abbiamo avuto il piacere di degustare il Valpolicella Ripasso Classico Superiore 2011 da corvina gentile coltivata a circa 500 metri di altitudine con esposizione a sud. Dopo la raccolta manuale, una parte delle uve è subito pigiata e sottoposta alla tecnica del salasso, mentre il resto viene appassito per una cinquantina di giorni e rifermentato assieme. Il vino così ottenuto è poi ripassato a febbraio sulle vinacce dell'Amarone.

Colore rubino con sfumature granate . Naso balsamico con note mentolate non invasive, fiori appassiti come la rosa e la viola, ciliegia matura quasi sotto spirito. Si avverte la pungenza dell'alcol, ma non infastidisce e malgrado il titolo alcolometrico importante, riesce a non prevalere sul resto. Non mancano le spezie: pepe verde e rosso. Bella sapidità in linea con tutti i vini dell'azienda, abbastanza fresco. In bocca rimane il frutto e sul finale un particolare sentore leggerissimo di menta selvatica, mentre la nota amara percepita nel campione da botte è praticamente scomparsa. Mentre i primi 2 vini sono godibilissimi fin d'ora, questo è ancora un vino giovane, sicuramente da riassaggiare tra un po' di mesi o un anno. Per concludere degustiamo l'Amarone Classico 2010 prodotto da uve corvina gentile, corvinone, rondinella, oseleta coltivate a 300 metri di altitudine. Al naso la pungenza dell'alcol colpisce subito , ha bisogno ancora di un po' di tempo per equilibrarsi, d'altronde è un vino caldo con un titolo alcolometrico importante , è ancora giovane ed ha bisogno di un bel periodo di affinamento in bottiglia . L'alcol non copre comunque il bouquet ampio: fiori appassiti come la viola ed il ciclamino, spezie: pepe e peperoncino, confettura, frutta sotto spirito, liquirizia, tabacco dolce, frutta secca. La sapidità gioca anche qui un ruolo importante come in tutti i vini della cantina. I tannini sono morbidi e la freschezza aiuta ad avere un bicchiere dall'ottima beva.

Cantina: località Pozzetto, 1 – 37022 Fumane – VR

Casale: strada di Bonamico , 11 – 37029 San Pietro Incariano – VR

Tel: 045 7703830

info@tenuteugolini.it

www.tenuteugolini.it
  --- TENUTE UGOLINI --- 30/08/2014
Sabato 30 Agosto, in una insolita giornata di sole, visto l'estate piovosa che stiamo vivendo, siamo stati ospiti della cantina Ugolini in Valpolicella. La cantina si trova in località Pozzetto a Fumane, ma la parte più spettacolare è la tenuta storica, un casale colonico recentemente ristrutturato, che si trova poco più su, a Bure Alto. La villa domina il vigneto e accoglie nel porticato con vista sui filari, degustazioni all'aperto nei mesi estivi.  Al suo interno ospita Vin Art, una mostra d'arte permanente, dove sono esposti quadri ed opere di autori della zona ed internazionali, ed uno showroom molto moderno, ma essenziale ed elegante, dove le bottiglie con l'etichetta nei colori bianco e nero sono disposte in modo da formare come una tastiera di un grande pianoforte. Tutto questo per ricordare che il vino è anche arte. Ogni scorcio, ogni particolare non è lasciato al caso ed è un continuo inno alla bellezza: bellezza della natura, bellezza delle costruzioni e dell'ingegno dell'essere umano.  Ci ha accolto il titolare, Giambattista, con un grande sorriso e un fare sempre attento e disponibile. L' Azienda possiede 22 ettari di vigneto, tutto in zona classica, coltivati con i 7 vitigni tipici della Valpolicella.  L'azienda produce Valpolicella Classico, Valpolicella Classico Superiore, Valpolicella Ripasso Classico Superiore, Amarone Classico, Olio Extra Vergine di Oliva. I vigneti storici sono quelli vicini alla cantina. Questo progetto nasce nel 1996 quando tutti i vigneti furono re-impiantati. L'azienda è certificata biologica ed in parte biodinamica. Giambattista ha cercato di trasmetterci la filosofia dell'azienda che è quella di essere il più possibile in sintonia con la natura.  Ha sottolineato più volte che la vite è come l'uomo, se è sana ed in equilibrio combatte le malattie. In vigna è stata eliminata la chimica di sintesi, si utilizzano rame e zolfo (zolfo proveniente da alcune miniere in Sicilia), si utilizza l'omeopatia, propoli per rafforzare le bucce, aglio per combattere gli insetti, camomilla e varie erbe, casette per ospitare passerotti e pipistrelli utili per eliminare gli insetti dannosi. Vengono utilizzati portainnesti con radici fittonanti per permettere alle piante di trovare un equilibrio idrico e nutrizionale. Inoltre per aiutare le radici a scendere in profondità, è stata adottata l'antica pratica del sovescio che consiste nel far crescere vicino alle vigne erbe leguminose e crocifere con radici molto grosse in grado di scendere in profondità, aprendo la strada alle radici delle piccole vigne. I sistemi d'allevamento utilizzati sono: la mezza pergola veronese per le vigne più vecchie e il Guyot Modificato. Il Guyot Modificato è come una pergola, ma i grappoli vengono tenuti molto bassi, non vengono colpiti dal sole diretto, ma ombreggiati un po' dal fitto fogliame che si lascia sviluppare nella parte alta. Ad ogni vino corrisponde un vigneto dedicato: a 250 m di altitudine si trova quello per il Valpolicella Superiore, 350 m di altitudine quello per l'Amarone, a 550 m di altitudine quello per il Ripasso. Dopo averci accompagnati tra i filari ed ai fermentatori posti all'aperto, Giambattista ci ha spiegato come attraverso la tecnica del salasso si riesca ad aumentare la percentuale di aromi e composti fenolici e ad ottenere un vino rosso più concentrato e più strutturato. Questo sistema consiste nel togliere parte della quantità del mosto liquido prima della fermentazione. Le fermentazioni avvengono con lieviti selezionati e la follatura viene fatta manualmente.  Lasciato il vigneto, la nostra visita è proseguita all'interno della cantina. Per l'affinamento vengono utilizzate botti di varie grandezze (barrique, tonneau, botti da 25 hl) e legni diversi sia per provenienza del legno stesso (alcuni sono di rovere di Allier, altre provengono dalle foreste del Massiccio Centrale, altre ancora da quelle di Never o di Vosges) che per grado di tostatura. Tutti i vini sono prodotti con una percentuale di uva appassita, anche il Valpolicella Classico. Ci ha colpito la pulizia della cantina e ci ha un po' incuriositi il grande vaso di pietra contenente del bicarbonato per assorbire eventuali odori, antico rimedio delle nostre nonne. L'umidità è costante sui 70 o 80 per cento e viene mantenuta tale nebulizzando acqua, la temperatura rimane sui 17 °C. E' stato interessantissimo degustare i campioni da botte di Valpolicella Classico Superiore 2012, Valpolicella Ripasso Classico Superiore 2012 ed Amarone Classico 2012. La Degustazione è stata condotta dal Sommelier Davide Zilio, che con passione e professionalità ci ha guidati nel percorso sensoriale passando dal vino ancora in affinamento in botte fino ad arrivare al vino in bottiglia, cogliendo differenze e peculiarità. Non sono mancanti gli interventi del nostro delegato Paolo Bortolazzi e di alcuni Sommelier. Prima di iniziare la degustazione dei vini in bottiglia, abbiamo fatto riposare le nostre papille gustative ed il nostro olfatto, perdendoci nell'ammirare le originali opere del Vin Art, la mostra stabile che si trova dislocata su più piani all'interno della Villa, periodicamente rinnovata ed a disposizione dei visitatori. Attualmente sono esposte opere di Carlo Bellomonte, Sabrina Ferrari, Selene Gravina, Julian T, Marco Lodola, Milena Maccacaro, Andrea Pescio, Franco Pulacini, Paolo Rossi, Elpidio Tramontano, Chandà Tun. All' interno vi sono anche degli organi antichi ancora funzionanti. Guardando dalle finestre si scorgono i filari, i muretti a secco pazientemente ristrutturati, gli ulivi. La degustazione dei vini non ha deluso le nostre aspettative, l'approccio con gli assaggi dei campioni da botte ci aveva già soddisfatti e le ottime sensazioni avute inizialmente si sono riconfermate. Degustare dei vini in una giornata di sole così bella, con una vista mozzafiato, certamente ha aiutato i nostri sensi ad aprirsi ancor più a sensazioni piacevoli. E visto che “non di solo vino vive l'uomo” ad attenderci sulla grande tavolata vicino a noi, sono arrivati con l'ultimo vino: pane, taglieri di affettati ed un graditissimo cesto di fichi freschi. Una giornata così intensa non poteva concludersi in modo migliore. Non è facile fondere la tradizione con l'innovazione, con lo sguardo rivolto sempre al rispetto della natura e alla bellezza. Qui abbiamo trovato questo.

Cantina: località Pozzetto, 1 – 37022 Fumane – VR
Casale: strada di Bonamico , 11 – 37029 San Pietro Incariano – VR
Tel: 045 7703830
info@tenuteugolini.it
www.tenuteugolini.it













domenica 9 marzo 2014

BarTenderAcademy
Seminario Champagne 26/02/2014
Relatore: Nicola Chiavegatto.
1) JACKY CHARPENTIER
Vallée de la Marne
Champagne Tradition Brut s.a.
95% Pinot Meunier - 5% Pinot Noir (cuvée 2010 e 2009)
Note degustazione: Al naso sentori agrumati ma sopratutto Fieno.
In bocca fruttato . Non è elegante, semplice, ma comunque piacevole.
(**)
2)BONNET-GILMERT
Côte des Blancs
Oger - R.M.
Champagne Grand Cru Blanc de Blancs
Cuvée de Réserve Brut s.a.
100% Chardonnay
Note di degustazione: Al naso Fine ed elegante. Sentori agrumati, minerali, floreali: fiori bianchi .
Meglio al naso che in bocca, in bocca è un po'  'seduto', ci si aspetterebbe
una maggiore freschezza da come promette al naso .
Ha comunque una bella beva, lascia la bocca asciutta, pulita. Questo è
dovuto alla  sapidità che asciuga il palato.
(***)

3) Nathalie Falmet
Côte des Bar
Rouvres les Vignes – R.M.
Champagne Brut Cuvée s.a.
80% Pinot Noir – 20% Chardonnay (Cuvée 2009)
Note di degustazione: 3 anni sui lieviti, sboccatura 2013  per questo Champagne che però non risulta particolarmente elegante.
Al naso sentori di piccoli frutti rossi, meno sapido perchè in questa zona c'è molto
meno marna  più argilla, non è molto persistente, non sembra neanche uno Champagne.
(**)

4) LANCELOT-PIENNE
Côte des Blancs
Cramant - R.M.
Champagne Blanc de Blancs
Grand Cru s.a.
100% Chardonnay (80% cuvée 2009 + 20% vin de réserve sistema solera).
Note Degustazione : Elegante. Al Naso fiori bianchi, agrumato, salmastro .
In bocca una bella freschezza e minealità . Bella beva. Bollicina fina
 E al palato quasi cremosa.
(****)



5) VINCENT COUCHE
- Côte des Bars –
Aube Barséquanais
Champagne Zero Dosage s.a.
66% Pinot Noir - 34% Chardonnay
(cuvée 2003 - 2002 - 2001 - 2000)
Il 28% del Vino base fa affinamento in Botte di Legno.
Note di Degustazione : Al naso sentore di piccoli frutti rossi , agrumi. Abbastanza Fresco.
Stutturato .
(**)


6) J.L. VERGNON
Côte des Blancs
Le Mesnil-sur-Oger - R.M.
Champagne Blanc de Blancs Grand Cru
Conversation Brut s.a.
100% Chardonnay
Note di Degustazione: Al naso note agrumate  e minerali. Fresco e abbastanza Fine .
(***)

7) Savart
Montagne de Reims)
Champagne Blanc de Noirs l’Ouverture
Prémier Cru Brut s.a.
100% Pinot Noir 2009 + vini di riserva
Note di Degustazione: Fresco e agrumato quasi come uno Champagne a base di Chardonnay 
Bella Beva
***

8) BERECHE ET FILS
Montagne de Reims-Nord
Craon de Ludes - R.M.
Champagne Réserve Brut s.a.
30% Pinot Noir - 35% Chardonnay - 35% Pinot Meunier
(**)


sabato 8 febbraio 2014



Bar   “La Dolce Vita” (Arcè di Pescantina – VR -)

Degustazione di CHAMPAGNE RM (Recoltant- Manipulant) 
provenienti dalle 3 Zone più importanti:

Cote de Blanc, Montagne de Reims, Vallèe de La Marne.



Bella ed allegra serata quella che si è svolta Mercoledì 5 Febbraio 
presso il locale La Dolce Vita :
4 gli Champagne in degustazione accompagnati da un piatto di 
Riso Nero di Venere con Mazzancolle e Pomodorini.
Tutti gli champagne tranne il primo (NM) erano da produttori
RM, cioè Recultant Manipulant .
---------------------------------------------------------------------------------------------

 Per gli Champagne è obbligatorio indicare in etichetta l'organizzazione professionale
 del produttore, con una sigla di due lettere (solitamente stampata con caratteri
 minuscoli) .
Sigla molto importante per definire la qualità ed il valore di uno champagne.
Ha  i seguenti significati:
·         NM: négociant-manipulant; è il caso di una casa produttrice di champagne che compra le uve e le assembla per  elaborare e commercializzare il vino; si tratta in generale degli champagne più pregiati, prodotti dalle case dai nomi più famosi
·         RM: récoltant-manipulant; raggruppa l'insieme dei vignaioli che elaborano e commercializzano le proprie uve; si tratta in generale di prodotti molto buoni
·         CM: coopérative de manipulation; è il caso di gruppi di produttori che assemblano le uve, le elaborano e le commercializzano; si tratta in genere di prodotti non eccelsi, ma accettabili
·         RC: récoltant-coopérateur; i viticultori conferiscono le loro uve ad una cooperativa che ha l'incarico di eseguire la vinificazione; le bottiglie vengono quindi restituite ai singoli produttori per la commercializzazione
·         ND "négociant-distributeur ; Simile a MA
·         MA: marque d'acheteur; è il caso di un commerciante che acquista le bottiglie pronte per il consumo e le commercializza con il proprio marchio
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

La serata è iniziata con una introduzione sul Terroir dello Champagne, sottolineando la particolarità del Clima, suolo e sottosuolo e la differenza tra le varie zone. Visto che il pubblico era composta da qualche intenditore, ma anche molti semplici 'amatori del vino' è seguita una spiegazione del Metodo della rifermentazione in bottiglia .
Questi i vini Degustati :

Jean Louis VERGNON – (Cote de Blanc  - Le Mesnil-sur-Oger)
Champagne Blanc de Blancs Conversation Brut Gran Cru.
100% Chardonnay (cuvée 2008+ 25% vins de réserve)
Solo acciaio, provenienza delle uve da 3 vocatissimi villaggi (Le Mesnil, Oger,Avize) e
3 anni sui lieviti vanno a determinare il tono conviviale tutto in freschezza di questo Chardonnay
  (dosaggio 7 gr./l.).

Bollicina fine ed elegante , bella acidità , molto agrumato quasi citrino , si percepisce
una bella mineralità sia in bocca che al naso, con sentori anche di crosta di pane 
che affiorano piano piano . Spumante che evolve nel bicchiere facendo emergere
altri sentori più evoluti.

SADI-MALOT (Montagne de Reims – Villers Marmery)

Champagne  Carte Blanche  Premier Cru  Brut s.a.
 (cuvée 2010 + 35% vins de réserve)
50% Pinot Nero  e  50% Chardonnay
Chardonnay del villaggio e Pinot Noir di Verzy compongono la cuvée base,
un modello per l’intera Champagne.
Può mediare dai salatini dell’aperitivo al tutto pasto in leggerezza.
(dosaggio 9 gr./l.).
Spumante diretto, semplice, molto piacevole con una bella freschezza data da una
acidità non esagerata, sentori di frutta ed una leggera mineralità .

JEAN  VESSELLE  - (Montagne de Reims – Bouzy)
Champagne Extra Brut 
80% Pinot Noir - 20% Chardonnay
(cuvée 2010 + 15% vins de réserve)
Dosage 2 gr/l 

Senza zuccheri aggiunti la nitidezza dei caratteri varietali aumenta. Può
costituire un aperitivo ideale per “gli appassionati del secco”, ma può essere
ottimo anche con crostacei o da provare col sushi.
Spumante fresco, minerale, con una bollicina fine e persistente, 
elegante. Bella personalità . Anche qui si sentono sentori agrumati e fruttati , 
 il colore e la struttura del vino ci ricordano che l'80% dell'uvaggio è 
Pinot Nero che regala potenza e struttura .

JACK CHARPENTIER (Vallèe De La Marne – Villers-sous-Chatillon)
Champagne  Traditional  Brut
95% Pinot Meunier - 5% Pinot Noir (cuvée 2010-2009) 
E' lo spumante base della cantina, sensazioni fruttate molto accentuate grazie
al Pinot Munier che rende anche abbastanz 'rotondo' questo spumante .
Piacevole e di facile approccio .

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

A fine serata abbiamo votato lo Champagne che più abbiamo gradito 
e da un panel di consumatori medi (quindi non esperti ) è emersa questa classifica:
al primo posto Sadi Malot  Champagne Carte Blanche Premier Cru Brut,
che è piaciuto un po' a tutti ed al secondo posto a pari merito gli Champagne di Jack Charpentier Champagne Traditional Brut e Jean Vesselle Extra Brut.
Per quanto mi riguarda io avrei messo al primo posto Jean Vesselle per 
eleganza, persistenza e fantastica freschezza e mineralità ed al secondo posto 
Sadi Malot  che in questa versione base è molto più facile ed immediato, 
più facile da capire.